Giardinaggio, Giardino, storie

Storie. Gertrude, una rosa inglese

Nell’Inghilterra vittoriana il destino delle fanciulle di buona famiglia poteva andare solo in due direzioni: spose e madri affidate al marito prima e ai figli o ai generi poi, o zitelle mantenute dalla bontà di fratelli, zii, cugini o nipoti. Poche donne riuscivano a ritagliarsi vite a propria misura. Ed è la storia di una di queste poche che oggi vi voglio raccontare.

Il suo nome è Gertrude Jekyll e nasce nel 1843. I suoi genitori sono persone colte e all’avanguardia, appassionate di musica, arte e scienza, e crescono i loro sette figli in un ambiente culturalmente vivace e stimolante. Gertrude in particolare si appassiona alle arti figurative, entrando nella cerchia dell’ Art & Craft Movement di William Morris e John Ruskin.

Dopo una giovinezza da viaggiatrice, restando – come diremmo adesso – felicemente single, Gertrude si stabilisce nel 1883 nella tenuta di Munstead Wood, nel Surrery, dove lavora e sperimenta senza sosta ciò che l’ha consegnata alla storia: l’arte del giardinaggio.

Intendiamoci, qui giardinaggio non vuol dire semplicemente coltivazione: significa progettualità, studio, ricerca di completa armonia tra le diverse parti del giardino e tra giardino e dimora. In due parole: architettura del paesaggio.

Royal Botanic Garden Edimburgo

Gertrude è un caso veramente raro di giardiniere donna, in un mondo che al tempo era – e in parte è ancora – tipicamente maschile. Da sola o in collaborazione con altri (storico è il suo sodalizio con l’architetto Edwin Lutyens) crea qualcosa come quattrocento giardini, disseminati tra Regno Unito e Stati Uniti d’America.

Si deve a lei, alla sua formazione artistica e alla sua passione per i giardini mediterranei lo studio del colore come elemento fondante nella progettazione di un giardino. Nata artisticamente come pittrice, Gertrude Jekyll crea i suoi giardini “dipingendo con i fiori”, in un continuo gioco di armonia e contrasti. A lei dobbiamo una delle caratteristiche più amate dei giardini inglesi, i mixed borders, ovvero le bordure dove colori e fioriture diverse si alternano senza sosta in continua e perfetta armonia di forme, altezze e colori.

Autrice di numerosi libri sul giardinaggio ancora estremamente attuali, collaboratrice delle più prestigiose riviste specializzate, riceve per il suo lavoro diversi riconoscimenti, tra cui la Victoria Medal of Honour nel 1897 e due medaglie d’oro da parte della Royal Horticultural Society e della  Massachusetts Horticultural Society, entrambe assegnatele nel 1929.

Gertrude Jekyll muore a Munstead Wood nel 1932, sempre single e senza figli, ma lasciando al mondo del giardinaggio un’eredità dal valore inestimabile. La sua epigrafe, opera di Lutyens, la riassume in tre semplici parole: “artista, giardiniera, artigiana”.

Nel 1989 il grande maestro David Austin ha creato in suo onore una rosa meravigliosa dalla corolla carnosa di un intenso punto di rosa, profumatissima e rifiorente.

Coltivabile a cespuglio o su spalliera, la Gertrude Jekyll Rose (qui le sue caratteristiche tecniche) è veramente splendida, una delle mie preferite in assoluto. Se avete, in giardino, un angolo non troppo assolato che volete riempire di colore e di profumo, ricordatevi di lei: non vi deluderà!

[PS. Per ovvi motivi e in via del tutto eccezionale, le foto di questo post – tranne una – sono prese dal web. Se il titolare dei diritti ne desiderasse la rimozione, mi scriva e provvederò immediatamente]

 

 

14 pensieri su “Storie. Gertrude, una rosa inglese”

  1. Conoscevo a grandi linee la storia della Jekyll, essendo una grande estimatrice dei giardini all’inglese: ricordo la mia prima volta in Inghilterra, la perfezione dei mixer border mi toglieva quasi la voglia di visitare gli interni delle dimore storiche…
    Sicuramente è stata avvantaggiata perché gli Inglesi sono un popolo di giardinieri; certo che nell’Ottocento per una donna non deve essere stato comunque facile affermarsi in modo indipendente (non parliamo dell’Italia, siamo partiti con un secolo di ritardo, e poche, fino a qualche tempo fa, le giardiniere affermate).
    Un altro mio amore sono le rose inglesi: le ho scoperte una ventina di anni fa, grazie alle mostre e alle riviste, ed è stato un colpo di fulmine: morbide e profumate come le antiche, ma in più rifiorenti! Dopo la prima, una Graham Thomas, sono arrivate varie altre: e ovviamente un paio di Gertrude Jekyll, cui ho aggiunto una Munstead Wood (giusto per restare in tema), un rosso scuro vellutato dal profumo altrettanto incantevole… Concordo con te, non amano troppo il sole mediterraneo: le mie sono ad est e ci stanno benissimo, dopotutto sono delle miss inglesi!

    1. Il sole mediterraneo le affligge proprio, poverine! Avevo una Claire Austin piantata a sud su consiglio del vivaista: era orribile, poverina. Poi guardando sul sito della David Austin ho scoperto che era una rosa da ombra, selezionata per le pareti a nord. Inglesi, ovviamente. Per forza pativa in pieno sole italico. L’ho spostata a nord-est ed è tutta un’altra rosa!

  2. Qui da te cara DB sempre informazioni molto interessanti. Ho visto un documentario poco tempo fa sulla bellezza delle rose inglesi e mi hanno abbagliata. Ho paura delle rose per via delle spine…ma sono di una bellezza disarmante. Ho un ricordo particolare legato alle rose, ne sento ancora l’intenso profumo, se ci penso, della Casa di San francesco ad Assisi , in gita scolastica in seconda media :). Devo studiare un po’ le piante da sistemare nella parte nord del giardino…e quelli inglesi saranno sicuramente di ispirazione. Buona serata, Luisa

    1. Ah, le spine! Ma se non ci fossero loro, come potrebbero le rose tenere al sicuro tanta bellezza?
      Comunque, per andare sul pratico, consiglio vivamente i guanti da rose della Royal Horticultural Society, in pelle, alti ma comodissimi e totalmente a prova di spine: io li ho presi in UK ma si trovano anche on line

  3. Thank you for a very interesting blog. I enjoyed learning about Gertrude Jekyll and more about roses. I usually add antique roses to my garden but I will have to track down the Gertrude Jekyll Rose since it is so beautiful, very fragrant and re-blooming! It would be a lovely reminder of her beautiful gardens.

  4. Mi piacciono le donne controcorrente 😊 Quanto all’arte del giardinaggio, ci vuole una buona dose di gusto dell’estetica per riuscire in qualcosa di così meraviglioso! Interessante scoperta, grazie!

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