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Arte della tavola. Blu primavera

“Non mi stanco mai di un cielo azzurro” (Vincent Van Gogh)

Metti una domenica dal sapore (finalmente) primaverile. Si sale in collina, ci sono due nuove piante (un glicine e un lillà) da mettere a dimora. Il tempo scorre veloce, si lavora con piacere sotto un cielo perfettamente terso: la temperatura è ideale, il silenzio è rotto solo dal vento che fa frusciare le foglie nuove e dal festoso cinguettare degli uccellini. Cosa volere di più? Beh, è presto detto: una tazza di ottimo tè!


©acasadibianca

Non è il momento di allestimenti troppo studiati, e neanche di grandi cerimonie: la bellezza è davvero nelle piccole cose, e vogliamo godercela così, semplice e immediata. Ecco allora tavolino e sedie “svedesi” aperti al volo in uno dei punti più intimi del non-giardino, due tovagliette tolte al volo dal cassetto, tazze e cucchiaini del tutto “sportivi” e il gioco è fatto!

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Un cielo così azzurro e una luce così intensa non potevano che portare a un gioco di blu: un po’ per riprendere la magia del contorno, un po’ perché il bianco, in pieno sole, è sempre difficile da gestire. Ecco quindi che la base sono due tovagliette blu cobalto, apparecchiate di traverso, così, per puro divertimento.

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Il colore è perfetto per smorzare il riverbero del sole ma anche per valorizzare i decori di piatto e tazze, che riprendono lo stesso punto di blu. Il decoro è leggero ma molto classico: una rivisitazione moderna (e inglese) dello storico “Cipolle”, cavallo di battaglia delle più prestigiose manifatture storiche tedesche.

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Come dicevo, non è giorno da cerimonie: per questo i cucchiaini sono i più semplici che ho, sportivi e ancora blu. Unico tocco bianco, i piccoli tovaglioli in cotone e sua maestà la teiera, che con il suo aspetto pacioso dà solennità all’insieme.

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Sarà pure la più informale delle tavole, ma potrebbe non avere nemmeno un minuscolo dettaglio decorativo? Certo che no, se no non saremmo a casa mia: ecco allora un microscopico bouquet che unisce rametti di pruno, i primi ranuncoli e gli ultimi bulbi, tre muscarii e un tulipano dall’intenso color porpora.

©acasadibianca

Basta così poco, a volte, per dare il giusto tocco anche alla più semplice delle domeniche…

©acasadibianca

E ora, ovviamente, la #pubblicitàaggratis!

Tovagliette blu: Zara Home, di diversi anni fa

Tovaglioli: presi l’anno scorso a Venezia

Tazze: Churchill “Georgian Collection”, vintage, prese in un  mercatino del riuso

Teiera: La Porcellana Bianca

Cucchiaini: Eme, presi da Coin

Vasetto: Ceramica di Delft, di casa

Fiori: dal non-giardino di collina

2 pensieri su “Arte della tavola. Blu primavera”

  1. Bella composizione, luminosa, mi piace molto il decoro dei piatti. Personalmente preferisco usare il blu nelle stagioni “forti” (inverno ed estate), ma con un cielo così azzurro è un perfetto “rimbalzo” di colori!

    1. Chiedo scusa per l’orribile ritardo nella risposta ma mi era sfuggito- come molte cose, ultimamente – il commento.
      Ecco, io sono proprio tipo da “blu quattro stagioni”: e infatti, anche la nuova tavola…

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