Vacanze, Viaggiare

Sì, viaggiare! Sei giorni in Provenza. Prologo

Per la serie “meglio tardi che mai”, con un vergognoso mese di ritardo arrivo a raccontarvi il mio viaggio di fine primavera in Provenza. Ci ho messo un po’, ma finalmente ho scaricato e ordinato le foto, e riesco a darvi un’idea abbastanza decente della vacanza. Per non tirarla ancora troppo per le lunghe, ho deciso di sacrificare per questa e per le prossime tre settimane il tradizionale appuntamento con “Finalmente venerdì!”, sostituendolo con un racconto in quattro tappe del nostro piccolo tour provenzale, organizzato come al solito da bravi da turisti fai da te e – lo preciso a scanso di equivoci – integralmente pagato di tasca nostra.

Provenza
©acasadiBianca

L’idea iniziale, in verità, era di andare in Cornovaglia: ci piaceva l’idea di una breve vacanza di primavera, gestibile con pochi giorni di ferie grazie al doppio ponte di fine aprile, e parlavamo da un po’ di questa zona della Gran Bretagna, mitica per me grazie – non mi vergogno a dirlo – ai romanzi di Rosamunde Pilcher, e affascinante anche per il marito, appassionato di mare e di vela.

Però al momento di prenotare nessuno dei due aveva voglia di prendere aerei e soprattutto guidare a sinistra, quindi abbiamo deciso di cercare una meta alternativa raggiungibile in auto ma comunque ricca di arte, storia, natura e ottima cucina. La scelta è venuta da sé: Provenza!

Per quanto riguarda me, mancavo dalla Francia da più di vent’anni e questa regione l’avevo vista solo di sfuggita, nel corso di una vacanza abbastanza surreale risalente agli anni dell’Università. Mio marito invece non c’era mai stato: insomma, era per entrambi tutta da scoprire! Avevamo a disposizione sei giorni, non tantissimi ma nemmeno pochi, e dato che siamo tipi piuttosto attivi abbiamo elaborato un itinerario che ci permettesse di “assaggiare” quasi tutti gli aspetti principali della Provenza: la zona montuosa con i suoi panorami mozzafiato, l’area più interna con le città storiche e i paesini pittoreschi, le vestigia romane e medievali, la tradizione artigianale e gastronomica. Certo, ci siamo persi la fioritura della lavanda, ma considerato il caos che abbiamo trovato già a fine aprile, il solo pensiero della confusione che ci sarà in estate ci ha fatto capire che, per come siamo fatti io e il consorte, abbiamo scelto il periodo migliore.

Allora, se siete pronti per partire con noi, ci vediamo venerdì prossimo per la raccontarvi la prima tappa del nostro viaggio, che ci ha portati nella Provenza più selvaggia. Vi aspetto!

4 pensieri su “Sì, viaggiare! Sei giorni in Provenza. Prologo”

  1. Bello! Qualche anno fa ho fatto solo una toccata e fuga in zona Avignone ad agosto 😒, sono curiosa di vedere di più su quell’affascinante regione!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.