Quest’anno gli addobbi natalizi hanno lasciato casa con notevole tempestività. Approfittando di un quieto pomeriggio di inizio anno, ci siamo messi di buona lena e abbiamo sbaraccato tutto. Nel sistemare gli scatoloni in cantina, mi sono capitati in mano dei libri risalenti alla mia infanzia. Tra tutti, uno mi ha fatto venire una tale nostalgia che me lo sono portato in casa per rileggerlo. Qualcuno lo ricorda?

Da bambina passavo pomeriggio interi a sfogliarlo, lo sapevo praticamente a memoria. Sono sempre stata appassionata di storie, fiabe e favole, e volevo sapere tutto sulle creature magiche che le popolano. Gli gnomi erano, dopo le fate, i miei preferiti: più bonari e simpatici dei dispettosi folletti (per tacere degli odiosi troll), mi facevano pensare a minuscoli nonni affettuosi.

Ancora nel pieno di questo amarcord infantile, il giorno dopo sono andata al mio vivaio preferito alla ricerca di qualche fiore e, soprattutto, di buoni affari tra gli articoli natalizi in saldo. E guardate chi c’era ad aspettarmi…

Candido come la neve, con l’inconfondibile naso a patata e il cappello a punta di un delizioso punto di azzurro. Indiscutibilmente ascrivibile alla categoria “acquisto intelligente della settimana”, ma come facevo a non portarmelo a casa? E non è tutto. Vi anticipo che sarà il protagonista della mia prossima tavola. Aspettate e vedrete!
Certo che me lo ricordo! Lo leggevo a mio figlio però, che adesso ha trent’anni!
Un caro saluto a tutti! Seguo d un po’ di tempo e con molto interesse, le storie e le tavole di Bianca, ma è la prima volta che commento…
Ciao Simona e benvenuta! Sono contenta che abbiamo questo ricordo in comune 😊
Anch’io leggevo tantissimo ai miei figli quando erano piccoli: ho dei ricordi bellissimi di quei momenti, creano un legame speciale. Insegnare l’amore per i libri è un dono prezioso, di quelli che accompagneranno per tutta la vita 📚
Anche io sto leggendo molte storie a mio figlio ed è vero crea un legame speciale. Riguardo agli gnomi né hanno regalato uno a mio figlio come contenitore per delle caramelle con il cappello rosso e sono riuscita a salvarlo dalle manie di riordino (leggi buttare via quello che per lui non è interessante ) di mio marito. Sono curiosa di vedere il suo utilizzo e di ispirarmi ( ovvero copiare spudoratamente ) alla tua tavola.
Nel post precedente parlavi di Gennaio e devo dire di essere abbastanza soddisfatta del versante casa in questo inizio anno …sono riuscita a riordinare lo studio che aveva assunto la funzione di ripostiglio per tutto quello che stava nella stanza del bambino e ora è presentabile e confortevole . Adesso vado a dargli una sistemata per mantenerla tale. Buon fine settimana. ..
Leggere per qualcuno crea veramente un legame speciale: è un momento che non ammette distrazioni, e allo stesso tempo consente uno scambio di sentimenti ed emozioni che non ha eguali. Fai bene a regalare a te e al tuo bambino questa esperienza 🙂
Sul fronte tavola con gnomo, sarai presto accontentata: attendo le tue impressioni 😉
Me lo ricordo eccome, sono più grandina di te – aehmmm – quindi non è stato fra le mie letture, ma era nella vetrina dell’unica libreria della mia città e l’ho guardato a lungo perché mi attirava moltissimo lo stile del disegno. Poi siccome non è che avessi tutti questi soldi da spendere in libri ho preso altro. Il tipo di disegno mi ricordava molto quello delle Fiabe Sonore che ho divorato da bambina.
Sono curiosissima della tavola con lo gnomo, ma ci devi anche raccontare la faccia dei tuoi figli. 😉
Ho scoperto che è ancora in commercio, dopo esattamente quarant’anni! Potresti giocartelo con il nipotino, se pensi possa essere il suo genere: a parte le bellissime illustrazioni, è molto divertente, un vero trattato di “gnomologia” 😀
E’ una bellissima idea, lo cerco e glielo propongo; purtroppo però il nipotino non solo non ama disegnare – mia mamma dal cielo starà piangendo disperata, lei artista a tutto tondo – ma non ha alcun interesse per i libri, per i giornali, per le riviste, per gli album e financo per le figurine! Sono un po’ disperata 😦
Però ci provo, lo gnomo è troppo carino.
Insomma non è tipo che apprezzi l’arte figurativa. Però chissà, magari si appassiona alla storia che c’è dietro i disegni 😊
i libri dell’infanzia sono fra i ricordi più cari… io adoravo quello di barbapapà regalatomi quando ancora nemmeno sapevo leggere…ancora adesso a casa dei mei fra i miei pupazzi preferiti c’è in barbapapà che volli subito dopo il libro …e che ormai a occhio e croce deve avere sui 40 anni!!!baci baci baci ale
Di Barbapapà adoravo anche i cartoni: ecco, ora che mi sono venuti in mente passerò la serata a cantare la canzoncina della sigla!!!