Ricette, Ricevere

Sapori. Arrosto di vitello con salsa alle noci

Novembre, tempo di sapori e cotture decisamente invernali. E’ il mese della frutta secca (castagne, noci, nocciole), del vino novello e delle carni più saporite.

E a proposito di frutta secca, ecco una ricetta semplice ma deliziosa, perfetta per i primi freddi. La versione originale è de La Cucina Italiana (iscrivendovi, la potete anche scaricare dal sito), come sempre un po’ riadattata.

Ingredienti

800 gr magatello di vitello,  gherigli di noce, una carota, una cipolla, olio d’oliva, mezzo bicchiere di vino bianco secco, brodo, sale, pepe

 

Scaldate tre cucchiai d’olio in una casseruola che possa andare in forno. Rosolatevi la carne, rigirandola finché sarà ben colorita. Unitevi la cipolla tritata e la carota spellata e tagliata a fettine. Bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco fatto precedentemente sobbollire per un paio di minuti e fate finire di sfumare. Regolate di sale e pepe, quindi bagnate con mezzo bicchiere di brodo caldo.

Portate a cottura in forno, girando la carne ogni venti minuti circa e aggiungendo, se necessario, altro brodo. A cottura ultimata, tenete in caldo la carne e frullate il fondo (che dovrà essere rimasto abbastanza liquido) con i gherigli, poi rimettete sul fuoco e fate addensare. Servite l’arrosto a fette con la salsa ben calda, accompagnato da purè di patate o verdura cotta.

La versione originale prevedrebbe l’uso della pentola a pressione (venti minuti da quando fischia), e l’aggiunta finale di panna liquida alla salsa di accompagnamento. Li ho eliminati entrambi perché trovo che la cottura più lenta e l’assenza di panna garantiscano un gusto più ricco e netto, che sinceramente preferisco. Se però il tempo è poco, e una salsa più corposa non dispiace, sono entrambe strategie che velocizzano il procedimento, consentendo di servire in poco più di mezz’ora un ottimo arrosto.

8 pensieri su “Sapori. Arrosto di vitello con salsa alle noci”

  1. Ricetta saporita e ben equilibrata, mi sembra. Condivido la scelta sui tempi di cottura (le pentole a pressione non le prendo in considerazione) e soprattutto sull’eliminazione della panna, orribile retaggio degli infami anni Ottanta, dai quali si è fortunatamente persa notizia dell’ulteriore aberrazione di un abbinamento con la vodka.

    1. Perchè considerare un’aberrazione l’abbianmento panna e vodka? per quanto io usi pochissimo la panna mi piace ogni tanto cucinare le penne con salmone e uova di lompo (o caviale se lo trovo buono, specie quando lo porta un cugino dalla Russia), si fa sfumare con la vodka anzichè con il vino e c’è la panna…ma sono buone!!!

      1. E’ vero, la panna (soprattutto se abbinata alla vodka) fa tantissimo anni Ottanta. E’ altrettanto vero però, come dice Dinah, che in qualche caso è buona 🙂 Anch’io ho un cavallo di battaglia che la vede tra gli ingredienti (senza caviale però): a questo punto però mi toccherà metterlo nell’outing sui peccati alimentari 😉

      1. sono d’accordo…non dirlo a me che vivo a 20 km dal ristorante del “destrutturatore” per eccellenza: Bottura!!!

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