Ricette, Ricevere, Senza glutine

Cucinare senza glutine. Pane pide turco… versione hot dog!

©acasadibianca
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Ecco la prima ricetta veramente gluten free della mia nuova vita culinaria. Sì, perché qui non si tratta semplicemente di sostituire un ingrediente marginale con il suo equivalente senza glutine, bensì di creare un prodotto ripartendo da zero.

Una delle prime cose che mi hanno chiesto i ragazzi davanti alla prospettiva della celiachia è stata “Continueremo a mangiare gli hot dog?”. Sulla carta, la risposta è stata ovviamente positiva: anche prima per questo tipo di gioiosa schifezza utilizzavano il pane industriale, quindi ho ingenuamente pensato che bastasse sostituirlo con quello gluten free. Come mi sbagliavo! La differenza è abissale, per consistenza e gusto: inutile dire che, purtroppo, togliendo il glutine non ci si guadagna.

Per fortuna, in vista di escursioni estive e future merende scolastiche, avevo già cominciato a selezionare ricette di pagnottelle morbide adatte ad essere farcite. Una delle prima che ho provato è stata proprio questa. E’ un pane morbido e gustoso, perfetto per essere imbottito. Dopo una prima versione tonda, come prevede la ricetta originale, ne ho provata una versione allungata, appunto adatta all’hot dog.

©acasadibianca
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Il risultato è stato notevole. Ecco quindi, per chi si volesse cimentare, la ricetta: l’originale lo trovate qui. Le dosi sono per dieci pagnottelle: personalmente preferisco farne solo cinque alla volta ed evitare di congelare quello che avanza, ma sappiate che se capita è un pane che tiene bene anche la permanenza in freezer; tuttavia, come tutti i prodotti senza glutine, richiede obbligatoriamente di essere riscaldato subito prima di essere consumato.

Ingredienti: 500 gr di mix di farine per pane, 340 g di acqua tiepida, 130 g di yogurt bianco*, 2 cucchiaini rasi di sale, 1 cucchiaino di miele, 7 g di lievito di birra secco (o 16 gr di lievito di birra fresco)*, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 uovo per spennellare.

*Questo ingrediente è a rischio per chi soffre di celiachia. Verificate che porti il marchio della spiga barrata o la dicitura “senza glutine” sulla confezione, ovvero che compaia sul Prontuario AIC.

Attivare il lievito facendolo sciogliere in una piccola ciotola con il miele e parte dell’acqua, e lasciandolo riposare per circa dieci minuti. Mettere nella ciotola dell’impastatrice la farina mescolata con il sale, lo yoghurt, l’olio e la rimanente acqua. Attivare la macchina aggiungendo poco alla volta il lievito rinvenuto, continuando ad impastare per circa cinque minuti a velocità sostenuta.

Coprire il contenitore con un velo di pellicola e mettere l’impasto a lievitare in un luogo tiepido per circa un’ora e mezza, o finché non avrà raddoppiato di volume.

Infarinare bene il piano di lavoro con una farina senza glutine (io uso il Mix per pane della DS), rovesciarvi sopra l’impasto e impastarlo brevemente con le mani pure leggermente infarinate: purtroppo gli impasti gluten free tendono ad essere più morbidi ed appiccicosi di quelli glutinosi, ma questo è necessario perché altrimenti in cottura ci ritroveremmo con un mattone. Bisogna quindi fare attenzione a non eccedere nell’aggiungere farina, pena un pane tutt’altro che soffice.

Dividere l’impasto in dieci parti, dare a ciascuna una forma allungata (o tonda, se preferite la pagnottella classica) metterle ben distanziate su un foglio di carta da forno e lasciarle riposare, coperte da un telo pulito, per altri dieci minuti.

Accendere il forno a 200° lasciando dentro la leccarda. Riprendere i panini ed appiattirli leggermente con i palmi delle mani facendoli quindi riposare, sempre coperti dal telo, per ulteriori quindici-venti minuti.

Spennellare la superficie dei panini con un uovo sbattuto e trasferirli sulla leccarda rovente. Infornare e far cuore per circa venti minuti, finché non si presentano leggermente gonfi e ben dorati in superficie.

Sfornare e trasferire su una gratella per far perdere l’umidità in eccesso. Tagliare a metà, farcire e consumare.

©acasadibianca
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8 pensieri su “Cucinare senza glutine. Pane pide turco… versione hot dog!”

  1. Molto interessante seguirti in questa tua nuova vita culinaria. Che contenti saranno i tuoi ragazzi di non dover rinunciare alle loro golose abitudini ! Il pane sembra morbidissimo poi!!!

  2. Ciao Bianca,
    ma lo sai che il mio compagno (che è un medico) e super appassionato di alimentazione, pur non soffrendo di celiachia, si è un po’ “fissato” sul discorso farine raffinate e glutine. Sostiene che il glutine in eccesso, in particolar modo in quelle farine molto raffinate (tipo farina 00) che ne contengono un gran quantitativo, non facciano affatto bene a chiunque. Sostiene (ma immagino che ti sarai informata anche tu) che la celiachia si sta enormemente diffondendo e che faremmo bene tutti, celiaci e non, a diminuire il consumo di farine ad alto tasso di glutine.
    Questo solo per dirti che anche a casa mia è diventato difficile far entrare una pagnotta di pane di grano. Certo per te il discorso è molto diverso, ma mi sembra che in generale, si stia facendo molta più attenzione a questo argomento.
    Sono contenta che tu stia sperimentando, capisco il reale problema per i tuoi ragazzi e di conseguenza per te per farli continuare a mangiare bene. Questo pane mi sembra davvero venuto bene (vedo anche degli splendidi buchini dati da una buona lievitazione!).
    Un ultima curiosità, dove compri le farine? Le trovi al supermercato o nei negozi specializzati?
    Un abbraccio, attendo nuove ricette!
    Buon weekend!

    1. Secondo me il problema sta tutto nella parola “eccesso”: dopo millenni di fame l’abbondanza ci ha dato alla testa e abbiamo esagerato su tutti i fronti, proteine, zuccheri, grassi… sarebbe ora di ritrovare un po’ di equilibrio, approfittando in modo saggio e consapevole della ricchezza che abbiamo.
      Sul fronte farine: quelle naturalmente prive di glutine si trovano al supermercato, i mix dietoterapici in farmacia o nei negozi specializzati per celiaci.
      Comunque visto che non hai problemi di celiachia se vuoi solo ridurre il consumo di glutine buttati su pasta e farina di farro che ne hanno molto poco ma mantengono comunque l’elasticità e la capacità di lievitazione che solo il glutine riesce a dare.

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