“La primavera è il sole che brilla sulla pioggia, e la pioggia che scende sotto il sole” (Frances H. Burnett)
Capricciosa è la primavera. Un giorno ci illude con un sole brillante e l’aria tiepida, e subito dopo ci rituffa bruscamente in atmosfere quasi invernali. Ma a dispetto dell’imprevedibilità di queste giornate ancora di transizione tra le due stagioni, la primavera è arrivata anche ufficialmente, ed è davvero il tempo di portarla in tavola.
Prima di virare su allestimenti decisamente pasquali, mi sono presa il tempo di creare una tavola “di transizione”: primaverile sì, ma con accenti che richiamano la festa della rinascita, nel caso qualcuno avesse già voglia di iniziare a pensarci. Il tema è chiaramente floreale, ma meno spinto che nella tavola primaverile di inizio mese. La base è più delicata, grazie a una tovaglia anni Cinquanta/Sessanta che mescola piccoli ricami e inserti all’uncinetto: l’ho recuperata in un mercatino del riuso, la trovo allegra e divertente e soprattutto… non c’è bisogno di stirarla!
In omaggio ai suoi fiori delicati, tutti sui toni del rosa, ho sovrapposto ai piatti color burro dei piattini da antipasto rosa intenso, a loro volta arricchiti da un piccolo segnaposto pronto a trasformarsi in piattino per il pane.
Lo compongono quello che in effetti è il piattino di un servizio da caffè ottocentesco (pure recuperato in un mercatino) caratterizzato da un fondo di un azzurro brillante acceso da un decoro a fiori dal sapore orientale, con al centro un delicato coniglietto, che come forse saprete è per me l’animale simbolo della primavera, irrinunciabile sulle mie tavole da qui fino a Pasqua.
I bicchieri sono eterei, in vetro ottico, per dare alla tavola la leggerezza della natura che rinasce.
Dorate invece le posate, in pendant con il sottile filo che borda i piattini floreali: ho abbinato uno stile più moderno per i pezzi principali, mentre per l’antipasto ho preferito un servizio vintage, più o meno contemporaneo alla tovaglia.
Semplicità e fiori colorati anche per i tovaglioli, che riprendono con delicatezza la palette della tavola.
A centrotavola sboccia invece un piccolo bouquet di tulipani e giacinti bianchi e rosa, arricchiti da foglie d’edera screziata, ancora ricca di bacche.
Su una tavola così, vedrei molto bene un menù a base di primizie: come antipasto proporrei un’insalata di misticanza e uova di quaglia, seguita da un risotto agli asparagi, quindi da un arrosto accompagnato da nidi di carciofo con pisellini; in chiusura, ovviamente, non potrebbero mancare le fragole con la panna. E’ o non è meravigliosa, la primavera?
E ora, l’attesa #pubblicitàaggratis!
Tovaglia: vintage, presa in un mercatino
Tovaglioli: Zara Home, presi l’anno scorso
Piatti avorio: CuNoBa, presi in un outlet
Piattini rosa: Ikea, presi un paio d’anni fa
Piattini a fiori: italiani, fine Ottocento, presi in un mercatino
Posate dorate: Exact modello WF944, prese su Amazon
Posatine antipasto: Solingen, vintage, prese in un mercatino
Bicchieri: Nason & Moretti, dalla lista nozze
Meravigliosa danza tra le due stagioni, come sempre vien voglia di sedere alla tua tavola!
Le fragole con la panna sono state il mio fine pasto di ieri, deliziose. La mia tovaglia era in lino rosa malva con centrotavola di garofani rosa… adoro la primavera!
La primavera è sempre meravigliosa. Anche quando fa i capricci 😉
Questa è la primavera che piace a me: fresca e delicata, come la tua bella tavola, che sembra proprio aspettare insalatine e fragole 😀Ma in questi giorni da me sembra di essere a giugno inoltrato, e la siccità incombe… Aspetto con ansia le piogge di aprile 🙁
Anche qui la siccità si fa sentire pesantemente. Speriamo in un inizio aprile più clemente, o saranno guai….